CATEGORY Convento
LOCATION Salaparuta (TP), Italia
ANNO 2005
Progettazione esecutiva e Direzione Lavori
RTP arch. Gaetano Renda capogruppo, arch. A.R. Jorge, arch. G. Picciuca, arch. D. Bandiera
Nella notte del 15 Gennaio 1968 un terremoto sconvolse la Valle del Belice, al confine della Provincia di Palermo, Trapani ed Agrigento, distruggendo totalmente sei paesi popolosi e poveri e danneggiandone altri. Anche il Convento dei Cappuccini fu interessato dal disastro e ridotto allo stato di rudere. L’obiettivo del progetto era solamente di costituire un luogo della memoria, che la comunità di Salaparuta e del Belice potesse tornare a frequentare, per sentire il Genius Loci, lo spirito di questi luoghi. L’edificio restaurato Esisterà e Ricorderà. L’intervento è consistito nel risanamento strutturale dei brandelli superstiti del complesso e nella messa a punto di infrastrutture minime perché il rudere e l’area circostante potessero essere fruiti come sito archeologico. Si è proceduto con una campagna di consolidamenti passivi delle strutture nell’ottica di evitare ulteriori esiti negativi delle murature per poi bonificare le masse murarie e in corrispondenza di resti di volte, archi, architravi. Per comunicare ai visitatori che l’immobile aveva in origine una nobile configurazione, determinata anche dalla sua armonia dimensionale e dei volumi, necessitava “l’invenzione” di uno stratagemma tecnico, la scelta di un materiale, strutturale ma duttile, che permettesse in modo unitario di creare itinerari e punti di accesso in quota per visitare dall’alto l’impianto, di ridisegnare per grandi linee, e con la necessaria astrazione, i volumi originari, senza entrare in competizione con la materia. Si è scelto un materiale ad alta tecnologia ed incontrovertibilmente moderno: il grigliato strutturale in grado di costituire paramenti senza schermare, e dando l’idea dei volumi senza creare ambienti chiusi. Ha caratteristiche di grande plasticità nella duplice funzione estetica e strutturale, di riconfigurare i volumi e di completare il disegno per linee semplificate degli elementi architettonici parzialmente sopravvissuti (paraste, finestre, scale), di creare le passerelle e le scale del sistema dei percorsi, di condividere, anche mediante il sistema di pilastri di sostegno e con adeguati ancoraggi al paramento, il peso delle strutture murarie affaticate. Non è mimetico, ma anzi denuncia una forte connotazione tecnologica e di modernità, pur nella sua sobrietà e sottolinea scorci e punti di vista notevolissimi sul paesaggio circostante.
